Falsi moralismo: Il Razzismo

È di oggi la notizia che il centro destra italiano sia la coalizione che veicola più messaggi razzisti e discriminatori, almeno stando a quanto riporta il rapporto di Amnesty International

È di oggi la notizia che il centro destra italiano sia la coalizione che veicola più messaggi razzisti e discriminatori, almeno stando a quanto riporta il rapporto di Amnesty International, sostenendo che le dichiarazioni dei politici sui social che «veicolano stereotipi, sono discriminatori e razzisti o incitano all’odio e alla violenza in campagna elettorale sono da attribuire a Lega Nord (50%), Fratelli d’Italia (27%) e Forza Italia (18%)» per un totale del 95%. Dato questo che ovviamente viene pubblicato a pochi giorni dalla fine della campagna elettorale, e riportato da tutti i maggiori quotidiani nazionali provocando lo sdegno e la rabbia di qualche buon editorialista.

Seppur con la convinzione che l’odio razziale sia una delle usanze più becere della cultura umana, sono e resto contrario però ai falsi moralismi e all’ipocrisia sfrenata che ha il suo picco sempre durante i periodi elettorali. Come se il razzismo fosse un problema politico e non culturale, ma soprattutto si scrive a parla di questi dati senza mai analizzare a fondo il motivo della crescita del fenomeno “razziale”, forse perché poi andrebbero messi seriamente in discussione anni di politiche mondiali sul medio oriente, e ancora peggio andrebbe riscontrato il fallimento dell’Unione Europea sulle politiche di accoglienza ed asilo.
Allora se iniziassimo ad analizzare il rapporto tenendo conto di queste considerazioni forse potremmo accogerci che in cetre zone europee si è toccato il limite massimo di capacità di accoglienza, mettendo a rischio gli equilibri economici e culturali di intere nazioni troppo esposte nel porre rimedio alle conseguenze delle scellerate scelte di politica estera dei grandi potentati mondiali.
Ma volendo ancor di più scendere nel dettaglio del rapporto dell’ONG, è secondo voi razzista ribadire “L’Italia agli Italiani?”, è forse secondo voi razzista difendere l’esposizione del crocifisso nelle scuole, considerando che quel crocifisso oltre ad avere un significato religioso per noi italiani rappresenta il simbolo di una civiltà che ha espresso (non soltanto uomini grandi nella fede come San Francesco) ma anche personaggi della letteratura e dell’arte come Michelangelo, Raffaello, Manzoni e tanti altri.
Non è forse anche naturale fomentare il risentimento razziale con politiche di welfare totalmente inadeguate (tipo quelle sugli alloggi e sull’accoglienza dei richiedenti asilo) che creano disparità assistenziali tra gli “indigeni” e i “forestieri”?
Allora per una volta non facciamo del falso moralismo ma andiamo al fondamento del problema, prendendo atto che in Italia, ma anche e soprattutto in Europa ci sono degli importanti temi di politica interna da sistemare, onde evitare che i già fragili equilibri saltino porgendo il fianco a dati ancora peggiori di questo!
Sono di Destra non sono razzista ma difendo la mia cultura e la mia patria che viene per me prima di tutto!

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